sabato 24 aprile 2010

seminare le rose

La maggior parte delle rose che si trovano nei vivai o che scambiamo tra di noi, sono state riprodotte per via agamica, attraverso l'innesto o con la radicazione di rametti (talee),ma all'origine tutte le varietà sono nate da seme (tranne alcune nate da mutazione genetica).

Solo con la semina noi possiamo creare nuove varietà ed essere certi che ogni piantina sarà diversa da tutte le altre, almeno per qualche carattere.Con ibridazioni controllate nasceranno sicuramente delle rose che nessuno mai al mondo aveva visto e ne saremo gli orgogliosi proprietari.

Seminando pochi semi, forse non otterremo rose da esposizione (ma non è mai detto...nella storia rose bellissime sono nate per caso, da impollinazioni spontanee e seminando pochissimi semi), ma certamente avremo la possibilità di veder crescere rose diverse da tutte le altre, con profumi, portamento, colore ecc...unici ed originali. A volte nascono roselline piccole,con pochi petali, ed inizialmente possono sembrare esili e lente a crescere, ma poi col tempo diventano più robuste e possono sorprenderci con i loro colori.(crescendo la pianta, anche il numero di petali aumenta e può crescere anche la grandezza dei fiori)

Altre volte nasceranno rose molto doppie, con la forma di rose antiche, o semidoppie. Con poche piante, non potremo selezionare molto, ma sicuramente otterremo almeno una rosa cui potremo affezionarci, avendola vista crescere dall'inizio. Seminando invece tanti semi e facendo incroci mirati, in qualche anno potremmo ottenere un buon numero di piante da selezionare e la speranza concreta di ottenere bellissime nuove rose, magari da mettere in commercio!

Quindi seminare rose è un hobby creativo e divertente, alla portata di tutti, che può dare molte emozioni .

Seminare rose non è difficile, facendo le cose giuste,ma per ottenere i risultati migliori, non si tratta semplicemente di raccogliere i semi e metterli in terra, annaffiarli ed aspettare.

I semi di rosa hanno un involucro protettivo molto resistente e la tendenza a rimanere a lungo in stato di dormienza, se necessario. (I semi di alcune varietà selvatiche possono rimanere nel terreno e germogliare anche dopo molti anni).

Sono stati fatti molti esperimenti,per ridurre il bisogno di dormienza nel seme della rosa...hanno provato con sostanze chimiche ed acidi...con risultati a volte positivi,ma non sempre concordanti...alcune varietà rispondono meglio di altre.

Poi hanno visto che estraendo l'embrione dall'involucro del seme, questo germoglia prontamente, ma bisogna proteggerlo da muffe, facendolo crescere in vitro in condizioni di quasi sterilità....tecnica utile in qualche caso, in cui incroci particolari, producano seme difficile da far germogliare... ma molto complicata e laboriosa.

La tecnica più semplice per ridurre la dormienza e ottenere una buona germogliazione dei semi, viene chiamata "vernalizzazione" ovvero si tratta di mantenere i semi umidi e a temperatura ottimale, dentro sacchetti di plastica trasparente o barattoli di vetro per 2-3 mesi con temperature che possono oscillare dai 4 ai 10 gradi circa,durante l'inverno,in modo da poter seminare da gennaio- febbraio in un semenzaio(in casa o in una serra fredda o un luogo protetto dal gelo e luminoso).

I semi che stanno germogliando e le giovani piantine non hanno bisogno di molto caldo,ma di luce e un minimo di ventilazione.

Se gli incroci che abbiamo fatto sono tra piante rifiorenti,allora lo saranno probabilmente anche le figlie(è un carattere recessivo, che si manifesta solo se contenuto in entrambi i genitori) e quindi probabilmente fioriranno 2-3 mesi dopo essere nate!Per le rose non rifiorenti ed i rampicanti bisognerà aspettare almeno un anno...comunque non tutti i semi germoglieranno subito,ma continueranno a nascere roselline per vari mesi.

giovedì 22 aprile 2010

le prime soddisfazioni...

La cosa che mi ha spinto nuovamente ad interessarmi alla ibridazione delle rose, prima di conoscere la Compagnia del Giardinaggio,è stato l'aver trovato casualmente un paio di cinorrodi, frutto di impollinazione aperta,nella mia vecchia pianta di centifolia muscosa...pianta che io sapevo essere completamente sterile, per via del numero elevato di petali...non credo sia avvenuta una mutazione genetica spontanea, ma forse, in una annata siccitosa, qualche fiore ha prodotto meno petali ed è riuscito a fecondarsi...
Sapendo che per secoli hanno tentato di ottenere invano dei semi da quella pianta, e trovarmeli invece davanti in modo spontaneo,mi ha fatto venirte voglia di seminarli e 2 piante sono nate..una vigorosa e sana, l'altra piccola e stentarella. (purtroppo l'anno seguente non hanno superato l'estate, per una mia dimenticanza nelle annaffiature, prima che potessero riuscire a fiorire). Comunque da allora ogni tanto ho iniziato a seminare qualche seme nato da impollinazione spontanea, e sono così nate le prime pianticelle con fiori doppi e in particolare ho avuto soddisfazioni con le figlie di Queen Elizabeth, Comte de Chambord.
Quest'anno forse riusciranno a fiorire per la prima volta altre 3-4 pianticelle, forse derivanti da Francesca  e da Gallica versicolor.
Ma quest'anno ho deciso che mi butterò nelle ibridazioni controllate e ne sto già progettando tante, anche se non ho ancora molte piante a disposizione, quindi inizierò a saggiare il terreno, per vedere quali incroci danno i migliori risultatie nel frattempo riprodurre le piante madri di cui avrò bisogno per ottenere centinaia di semi.
Intanto stanno nascendo decine di nuove roselline da impollinazioni aperte e da cinorrodi raccolti in giro, su piante che mi piacevano (anche perchè molte delle mie piante sono giovani e non sempre producono semi, o non glieli ho fatti fare, per non indebolirle).
Presto aggiungerò delle pagine fisse a questo blog, dove riunire le basi delle tecniche necessarie alla ibridazione , le tecniche di vernalizzazione, la semina, la selezione, la riproduzione delle piante ritenute interessanti....

mercoledì 14 aprile 2010

Lavori in corso...

Sto ancora cercando di mettere meglio a punto lo strumento del blog e capire tutte le possibili migliorie e gadget vari.
Questo per me sarà il primo anno in cui mi impegnerò molto a fare ibridazioni di rose,l'idea di aprire questo Blog mi è venuta frequentando il Forum della Compagnia del Giardinaggio.
Grazie a loro mi si è risvegliata la passione per la coltivazione delle rose.
Sin da piccolo passavo intere giornate ad ammirare le rose illustrate in un libro, che annotava anche molti genitori delle rose e io ero ammirato per come i caratteri genetici sembravano distribuirsi nei vari incroci in modo spesso imprevedibile.
E mi immaginavo quali risultati avrei ottenuto incrociando le rose che preferivo.
Il mio primo esperimento di ibridazione intorno agli 8 anni l'ho fatto incrociando,Queen Elizabeth col polline di Papa Meilland (un incrocio che ritengo tutt'ora interessante), ma ne nacque una sola piantina (perchè non conoscevo le tecniche di vernalizzazione)e quella piccola piantina era a fiori semplici, rosa scuro, non profumati e piccoli...insomma una delusione tremenda per un bambino che sognava di creare una nuova varietà profumatissima.
Da allora sono passati molti anni prima che mi tornasse il coraggio di ibridare nuovamente una rosa. (e le rose che avevo a disposizione erano poche)
I successivi risultati erano ancora piccole roselline semplici o semidoppie che non mi piacevano più di tanto e che regolarmente lasciavo morire in un modo o nell'altro.
Quindi mi sono dedicato all'ibridazione degli Iris, molto più facile e di soddisfazione, e con discreti risultati, finchè non arrivò l'Istrice a smorzare i miei entusiasmi...
Altre esperienze di ibridazione le ho avute con Orchidee e Gigli (le Orchidee però sono veramente difficili da riprodurre da seme, un vero delirio...mi sono dovuto costruire una camera sterile e seminare in vitro e aspettare tantissimo tempo prima di raccogliere i semi e vedere le prime piantine nascere...e poi morire poco dopo averle deflaskate...Forse ci riproverò, ma devo ancora smaltire lo shock...
Con la Compagnia del Giardinaggio ho perfezionato le mie conoscenze e ho potuto fare scambi di tantissime talee di varietà antiche e botaniche...quindi oggi finalmente credo di avere per la prima volta le conoscenze,e il materiale necessario per buttarmi seriamente ad ibridare rose.
Grazie ad internet ho anche trovato il forum degli ibridatori americani e il sito di Paul Barden, ricchissimo di informazioni e link offerti con grande senso di condivisione.
In Italia mancava completamente una cosa simile...i pochi siti di ibridatori, sono fatti esclusivamente per vendere e non c'è la minima condivisione di conoscenze e trucchi del mestiere...quindi mi è venuta voglia di aprire questo Blog allo scopo di creare uno spazio di condivisione di esperienze, tra ibridatori dilettanti (e non).
Io ne sentivo il bisogno, mi auguro che la cosa attiri tante persone.
Chiunque può commentare liberamente senza moderazione, mentre per scrivere un articolo , credo che debba chiedere il permesso a me , che al momento sono l'unico amministratore,poi dovrà immagino, farsi un account con Google.
Se ce ne sarà il bisogno, e ci saranno persone interessate, potranno esserci in futuro, altri amministratori ad affiancarmi.

martedì 13 aprile 2010

Ho aperto questo blog nella speranza di riunire le esperienze di vari appassionati di giardinaggio, che più o meno per caso, hanno provato la magia dell'ibridazione, in particolare l'ibridazione delle rose, ma saranno interessanti anche le esperienze con altre piante.

Questo Blog inizia come Blog personale, in cui descriverò le mie esperienze, i miei tentativi e risultati, riunirò qui link a documenti e siti interessanti, ma in futuro spero diventerà un blog collettivo, in cui vari ibridatori dilettanti potranno scrivere e non solo commentare.