domenica 27 ottobre 2013

HTB X MULTIFLORA

Una rosa interessante nata nel 2012 ibrido tra la mia HT bianca (di cui non so' l'identita')con  una multiflora a fiori doppi, piccoli che misurano  al massimo  4 cm di diametro di colore rosa.Avevo effettuato 3 incroci  con rose sarmentose"come esperimento" tra cui anche con dorothy perkins, il risultato e' stato di ricavarne molte piante deboli e con crescita stentata. Unica pianta sopravvissuta  tra una ventina di piante nate ,ma anche molto vigorosa, a distanza di un anno dalla nascita e' cresciuta molto velocemente arrivando quasi a 2 metri di altezza.




 FOTO DELLE ROSE USATE PER L'INCROCIO






 SEMENZALE


 La pianta ha tutte le caratteristiche della multiflora,con portamento rampicante molto ramificata con 4 rami principali che partono dalla base, il fogliame e' piccolo , folto, formato da gruppi di sette foglioline di colore verde medio opaco.Per ora non sembra avere paricolari segni di malattia,un po' di ticchiolatura ,ma c'e' da tenere presente che l'ho rinvasata pochi giorni fa e finora e'stata sempre  nella cassetta di semina in una posizione poco soleggiata e rivolta a nord.


Particolare dei boccioli formati a gruppi di 3 e dei fiori un po' arruffati al centro
caratteristica presa dalla multiflora...

In tutto  ha prodotto sei fiori solo all'apice leggermente profumati sui 5-6 centimeti di diametro
Spero per l'anno prossimo in una fioritura piu' abbondante.

39 commenti:

  1. Ciao Diabolikmind ben tornato! Bella la tua rosa, io finora non ho mai fatto ibridi con multiflora, perchè non ne ho...la tua sembra davvero sana, sarà intererssante vedere la prossima fioritura (la multiflora era la madre o il padre del tuo semenzale?) era rifiorente? con chi pensi di ibridarla?

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  2. Ciao falconelvento....come va tutto bene?Io ultimamente sono un po' latitante, dopo i fallimenti e le delusioni di quest'anno ,mi sono limitato piu' che altro a valutare i semenzali del 2012 ne avevo ancora molti che stavano nelle cassette di semina e in tutto ne ho selezionati 5 o 6 non di piu'.Questa e' una piantina,unica sopravvissuta di quest'incrocio, che ho tenuto solo per il vigore e perche' mi piaceva il fogliame,quelle che vedi sono foto di maggio e in quel periodo appare sana e senza segni evidenti di malattie, ma vedendola adesso con l'abassarsi delle temperature e con l'umidita' comunque un po' di ticchiolatura c'e' ,ma solo sulle foglie vecchie,i nuovi getti invece finora sembrano puliti, adesso l'ho trasferita in un vaso singolo ed posizione piu' soleggiata voglio vedere come reagisce.L'incrocio e' stato fatto sulla mia HT bianca, ,nemmeno io ho le multiflora,ho solo una wichuraiana(Dorothy Perkins)ed il resto tutte HT e floribunde quindi nn ho esperienza in merito,e' un esperimento che ho fatto ed era l'unico polline che avevo a disposizione in quel periodo,comunque la multiflora che ho usato come padre "credo" nn sia rifiorente e nn so' che varieta' sia ma sembra abbastanza vecchia e molto vicina alla specie selvatica.Per quanto riguarda il fatto di ibridarla ci stavo pensando ,ma immagino sia una piantina triploide non mi ha prodotto nessun cinorrodo nn so' se sia sterile sinceramente....io volevo provare ad ibridarla con polline di una tetraploide ma nn so' se funziona...

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  3. Le triploidi non sempre sono sterili, nei casi difficili forse conviene usare un mix di pollini diversi, per aumentare le possibilità di trovare polline compatibile.
    Anche tu hai avuto problemi con le ibridazioni quest'anno? o con le semine?
    Comunque anche quest'anno la mia centifolia muscosa ha fatto cinorrodi..e questa volta sono belli grossi! sembrano quasi cinorrodi di ht e ne ha fatti 6 per cui stavolta ho buone possibilità di ottenere almeno una pianta decente...

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    1. riguardo alla resistenza alla macchia nera, non mi preoccuperei troppo se a fine stagione mostra qualche macchia...l'importante è che dimostri di avere un buon grado di resistenza,vigore e incrociarla con rose che siano almeno ugualmente resistenti. Mi sto convincendo sempre pià di questo, dopo aver letto il libro "Back to resistance" che ho pubblicato anche qui e si trova il link ad un pdf gratuito. Il libro, in inglese, dice che esistono in natura due tipi di resistenza alle malattie...quella orizzontale e quella verticale., La resistenza verticale è legata generalmente ad un solo gene che viene trasferito con le tecniche mendeliane del reincrocio da una pianta selvatica su un genitore coltivato. La resistenza verticale è specifica per una singola malattia ed è totale, ovvero conferisce una immunità completa alla malattia, ma spesso viene superata dalle mutazioni spontanee del virus o del fungo ecc che trovano il modo di superare le barriere genetiche, per cui si possono avere piante che passano improvvisamente da immuni a molto sensibili.
      La resistenza orizzontale,invece, è conferita da un insieme di fattori genetici che, nel tempo si sono selezionati e che tendono a conferire una resistenza sempre maggiore a TUTTE le malattie. Ovvero si parte da piante che abbiano dimostrato un certo grado di resistenza e tramite la selezione e l'ibridazione con le piante migliori a propria disposizione, si giunge ad avere generazioni di piante sempre più resistenti e produttive. La resistenza orizzontale è duratura, lenta nell'ottenimento, e vale per la zona in cui si attua la selezione.

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  4. Quest'anno piu' che altro ho avuto problemi con le nascite, avevo fatto due incroci dove c'ho ricavato oltre 200 semi praticamente mi sono nate una decina di piantine in una cassetta e l'altro incrocio addirittura nemmeno una piantina.Gia' mi era successo in passato sempre usando la stessa rosa come madre, ma non pensavo che con un numero cosi' elevato di semi la percentuale di nascite fosse stata cosi' scarsa. A quanto ho capito il problema e' che con alcuni incroci c'e' un tasso di sterilita' molto alto e non credo proprio che sia dovuto a qualcosa che ho sbagliato, io uso sempre la stessa tecnica sia per quanto riguarda la semina che per quanto riguarda la vernalizzazione e faccio con tutti i semi lo stesso procedimento. Eppure ci sono alcuni incroci che producono i semi ma poi comunque non nascono e questo non lo so' se sia dovuto al fatto che siano vuoti sinceramente perche' non ho fatto nessuna prova.... Non ho molte rose e quindi mi devo accontentare di fare le ibridazioni con quello che ho,sto facendo molta esperienza sopratutto l'anno scorso o potuto constatare diverse cose, con rose tetraploidi i caratteri in gioco sono molto variabili e ricavarne una piantina che ti soddisfi a pieno e che abbia tutte le caratteristiche che cerchi non e' sempre cosi' facile ottenerla, fare incroci tra moderne e' una strada un po' difficile, ma comunque praticabile,secondo me tutto sta nei numeri e nel pianificare gli incroci.Quest'anno mi sono organizzato diversamente ed ho cercato di ibridare non a caso ,ma con un po' di criterio, facendone meno, ma con un numero di fiori maggiori per lo stesso icrocio e usando rose che sono notoriamente piu' fertili e mie rose che in passato mi avevano dato molte nascite.La ticchiolatura e' un altro problema che ho riscontrato e che e' onnipresente almeno nei
    miei semenzali, nel mio caso ad esempio, con le semine che ho effettuato nel 2012, ho avuto il 90% delle piantine che dopo un periodo diciamo fino alla prima fioritura sembravano sane,le foglie erano proprio pulite,non c'era nessun segno di malattie, dopo quel periodo circa dopo 3-4 mesi incominciavano ad ammalarsi tutte nonostante le temperature elevate praticamente defogliandosi quasi completamente.Il fatto e' che io ibrido solo su un unica rosa( la ht bianca che ho mostrato anche nella foto)produce molti cinorrodi,e' un cespuglio molto vigoroso ed ha un bel fogliame, pero' l'unico neo e' proprio che e' abbastanza sensibile alla macchia nera, le altre rose che ho non producono cinorrodi quindi l'unica possibilita' che ho adesso e' questa e devo usarla con polline di rose resistenti altrimenti rischio di non selezionare nemmeno una piantina.....adesso la cosa principale che guardo e valuto bene e' la vigoria e la resistenza alla ticchiolatura e poi guardo tutto il resto ,il mio intento e' selezionare piante sane che poi potro' usare per effettuare ulteriori incroci con altre rose, stavo pensando pure di usare qualche rosa antica rifiorente per "rinfrescarle" un po'o magari usare qualche moderna un po' vecchiotta "sempre se ne trovo qualcuna in giro"altrimenti mi tocca soltanto acquistarne qualcuna.... vedremo.... gia ho fatto una prova su un semenzale quest'anno ,ma ho ottenuto solo 5 semi.Con la centifolia muscosa hai ottenuto qualche buona piantina finora?Che varieta' e' la tua centifolia?E' rifiorente?

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  5. è la common moss ho ottenuto due piante molti anni fa, una debole e l'altra bella vigorosa, con foglie sane e profumate...purtroppo un capriolo me l'ha distrutta prima che fiorisse... Poi due anni fa ha iniziato nuovamente a fare cinorrodi...prima uno solo e non è nato niente, poi quest'anno su due semi ne è nato uno,ma era debole e molto sensibile all'oidio ed è morta.
    Quest'anno ho trovato 6 cinorrodi e forse avrò una ventina di semi..spero poter vedere finalmente che fiori fa... ;-)

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  6. Bella la common moss,...beh con una ventina di semi ci sono buone possibilita' di ottenere una pianta soddisfacente!
    Quindi ancora non hai vernalizzato?
    A me stanno nascendo delle piantine in alcune cassette in cui avevo seminato quest'anno,ma sono op di peace ed una floribunda rossa ,le prime sono nate a meta' ottobre speriamo che sopravvivono....

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  7. Si ce la faranno sicuramente,a me una volta erano nate a gennaio e sono sopravvissute tutte, sotto più di un metro di neve .
    No ho appena raccolto i cinorrodi e ne rimane ancora qualcuno un po' verde (tra le mie ibridazioni riuscite) tra poco vernalizzo. Per prova qualcuna l'ho seminata già in vaso fuori,ma non è ancora nato niente

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  8. Ho capito......
    Io ho iniziato a vernalizzare a fine ottobre. l'ultima bustina di chinensis l'ho messa qualche giorno fa, un po' di semi ho provato pure a metterli fuori pero' erano semi che ho preso dai semenzali che aveano prodotto i cinorrodi.
    Quets'anno sono a quota 1500 ma piu' o meno un 300 semi sono ibridi, purtroppo tutti quelli che avevo fatto sulla HT rossa non sono arrivati a maturazione
    perche' la pianta e' morta'....poi ho avuto pure qualche aborto su quella bianca!
    Tu hai fatto qualche ibrido particolare?

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  9. Ibidi tra rose inglesi ed ht niente di particolarmente difficile,ma forse ho ibridato troppo tardi e così ho avuto molti aborti (devo comunque affinare la tecnica..ho provato ad ibridare subito il fiore appena tolti i petali,ma non ha funzionato molto bene)

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  10. salve, mi affasciano molto i vostri esperimenti e pratiche di ibridazione... la prossima estate vorrei davvero fare anche io queste prove, diverse volte avevo pensato che mi sarebbe interessato. leggendovi mi avete dato coraggio, non sono pratiche impossibili, con un pò di pazienza e passione si possono fare molte cose. pensavo per questò autunno di raccogliere cinorrodi dalle piante che preferisco che hanno prodotto in spontaneità, autoimpollinazione o impollinazione casuale. almeno faccio pratica sulla semina, non ho mai fatto nascere un seme di rosa.
    avevo letto mi pare che c'è chi tratta i semi di rosa con acidi corrosivi per facilitare la germinabilità delle sementi, viene usata questa pratica della scarificazione?

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  11. si effettivamente sono stati fatti esperimenti con acidi e anche enzimi ed altre sostanze,manon misembra che abbiano avuto gossi risultati positivi,anzi alcuni si sono dimostrati controproducenti...Forse la sostanza che più stimola la germogliazione è il nitrato di calcio,un concime azotato,ma non ricordo più a quale concentrazione (bassa) in pratica si immergono i semi nella soluzione prima di vernalizzarli.
    Ricordati di tenerci informati sui tuoi risultati.Se vorrai pubblicare fotoe scrivere articoli,basta avere un account con google e chiedermi di collaborare con il blog, inviandomi la tua email così ti spedisco l'invito

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  12. C'e anche chi pratica la scarificazione usando carta vetrata e praticando l'abrasione dei semi , questa tecnica serve ad indebolire il duro tegumento che avvolge l'embrione rendendoli germinabili in minor tempo..... Io personalmente non l'ho mai prticata ,ho sempre fatto tutto in modo naturale, questa pratica puo' esser utile con verieta' o incroci particolarmente difficili da far germogliare.
    Un altra tecnica spesso usata e' quella di immergere i semi in alcuni acidi che stimolano la germinazione dei semi il piu' usato e' l'acido gibberellico (GA3) e' un ormone fitostimolante che dimezza i tempi di germinazione senza usare la vernalizzazione.

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  13. C'è chi usa anche il frullatore, per rompere i cinorrodi ed estrarre i semi(per chi ha molti semi dello stesso tipo) pare che il frullatore,non danneggi i semi,ma dia una leggera scarificazione,con effetti positivi.L'acido giberellico non l'usavano anche per duplicare il numero cromosomico? (mi pare per lo meno di aver letto esperimenti di questo tipo)

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  14. Anch'io ho letto da qualche parte di esperimenti fatti per modificare il numero cromosomico ,ma non ricordo se fosse riferito all'acido gibberellico o ad altra
    sostanza....So' che si estrae da un fungo parassita delle graminacee (giberella) da cui se ne ricava il principio attivo quindi e' un ormone naturale...tra le varie funzioni ha pure quello di stimolare la mitosi cellulare e viene usato anche dagli agricoltori per rendere piu' rigogliose le piante e piu' abbondanti i raccolti di frutta,poi c'e' chi l'ha sperimentato pure per far radicare le talee se non sbaglio....Io l'ho provato ad usare una volta con i semi di rosa, se non ricordo male avevo usato 250 (ppm) per 400 ml in immersione per 48 ore... ho avuto discreti risultati e i semi c'hanno messo un mese per nascere senza sottoporli a basse temperature.

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    1. Se ricordo bene un qualcosa di simile avviene anche trattando i semi col principio attivo ricavato dai colchici.
      Ora non so se è proprio necessario ricavarlo dai colchici o è sufficiente utilizzare la colchicina che viene usata per il trattamento della gotta...

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    2. http://www.treccani.it/enciclopedia/colchicina_(Enciclopedia-Italiana)/

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  15. interessante,non ho mai provato fino ad ora nessuno di questi trattamenti.
    (normalmente per duplicare il numero comosomico credo si usi la colchicina,molto pericolosa da maneggiare o la trifluralina,ma hanno provato anche con altre sostanze) In passato ho usato polveri radicanti per talee, ma con nessun effetto degno di nota,mentre l'uso del 66f su orchidee le stimolò notevolmente a produrre nuovi getti e fiori da ogni nodo.
    L'esperimento del nitrato di calcio invece mi attira molto,perchè sembra avere notevole effetto sia sui tempi di germogliazione,che sul numero di piante ottenute nel primo anno (praticamente raddoppiano)e anche sul vigore dei semenzali....bisogna però trovare un prodottoche sia solo a base di nitrato di calcio,perchè altri concimi chimici azotati pare abbiano effetti deleteri

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  16. http://www.rosebreeders.org/forum/viewtopic.php?f=2&t=53388&p=53389&hilit=calcium+nitrate#p53389
    dal forum della rha (rose hibridyzers association)

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  17. Bisognerebbe provare, per regola i concimi azotati con nitarto di calcio
    dovrebbero avere azoto nitrico e ossido di calcio i una certa percentuale, poi non so' se vengono aggiunte altre sostanze che siano dannose..si dovrebbero confrotare varie marche per vedere se c'e' differenza nelle percentuali...
    Quello puro non saprei se si trova.....

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  18. proprio puro al 100% credo sia impossibile,ma mi riferivo a miscele con altre sostanze tipo urea e altri concimi azotati.comunque mi pare dicessero che fino ad uno due per cento di ammoniacale andava bene

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  19. Io non ho la pazienza, la costanza e la precisione necessaria per ibridare le rose, ma in gioventù mi dilettavo nell'ibridazione degli iris. Non son mai riuscito ad avere nuove varietà degne da essere conservate se non per motivi sentimentali.
    Complimenti per il tuo lavoro di ibridazione!

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  20. Domanda: la Pacific Dream tutti gli anni mi fa molti cinorrodi, è una rosa con pochi petali a rosetta, con HMF, non essendo sostenitore, non mi fa vedere la parentela; secondo voi se provo a seminarli (seguendo le vostre indicazioni della pagina semine) dite che può venir fuori qualcosa di decente?

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    1. http://www.helpmefind.com/roses/l.php?l=2.67511.0

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    2. http://www.helpmefind.com/roses/l.php?l=2.64180.0

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    3. http://www.helpmefind.com/roses/l.php?l=2.65802.0

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  21. Ciao Nik, su hmf non risultano molti discendenti ed alcuni sono senza foto,ma da quello che ho visto sul forum degli ibridatori di rose (rha forum) mi sembra che sia considerata una rosa interessante per la resistenza alle malattie e per produrre colorazioni nuove o vicine al blu,malva...ti consiglio quindi di provare a seminare e anche ad ibridarla il prossimo anno,evitando polline di rose rosa, possibilmente (vedrai è meno complicato di quello che sembra)

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  22. tu poi hai una bella collezione di rose...potresti ibridarla con Rapsodhy in blue o con reine de violette ...o qualche rosa bicolore,che spesso ibridate con rose malva danno bei risultati...o con una rosa rosso scuro o Peace (che ha dato alcune rose di colori originali)

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    1. Ho letto i vostri contributi, interessante davvero. Questo autunno/inverno, come pure probabilmente farà Nik, anche io prenderò dei semi che si sono prodotti senza alcun intervento umano(che poi era l'unico modo nell'antichità con cui si selezionavano nuove varietà, prendendo i semi delle piante più "meritevoli").
      Questo soprattutto per fare pratica sulla semina: ve lo immaginate trovarsi dei semi prodotti con paziente lavoro di ibridazione fino al frutto da raccogliere e poi... magari rovinare tutto perchè non si sa come far germogliare i semi? meglio prima vedere se si riesce a farli germinare facendo esperienza e leggendo vostre indicazioni, poi magari con pazienza e precisione darsi alla ibridazione :-)

      In questa ottica vi chiedevo lumi sulla pratica della scarificazione, se meglio farla o meno. D'altra parte credo sia sensato pensarci, credo che in natura il cinorrodo sia prodotto dalla pianta perchè un animale se ne cibi(anche per questo a volte è di un invogliante colore rosso no? per attirare l'attenzione, non vuole mimetizzarsi ma al contrario la selezione naturale ha premiato le piante che colorando di rosso o arancio il cinorrodo invogliavano gli animali a cibarsene per poi spargere con gli escrementi i semi, stesso principio per i frutti e falsi frutti di tante piante: vogliono essere desiderabili dagli animali che così se ne cibano e sono usati dalle piante per spargere i propri semi)... poi però i tegumenti degli acheni devono resistere agli acidi digestivi e preservare la vitalità dei semi, che verranno disseminati in natura con il tegumento intaccato dal processo digestivo dell'animale no? perciò tegumento più debole e permeabile agli elementi naturali e anche più oltrepassabile dal giovane germoglio. altrimenti se il seme cade semplicemente a terra il deterioramenteo del tegumento avverrà solo ad opera degli agenti atmosferici e quindi questo penso possa voler dire tempi di germinazione molto lunghi.
      Noi che raccogliamo il cinorrodo della rosa e non applichiamo nessun acido digestivo sui tegumenti del seme, quindi non li indeboliamo, rischiamo di seminare semi iperprotetti che probabilmente saranno più restii a germogliare. Certo questo dipenderà anche dalla varietà della pianta, alcune produrranno semi con tegumenti più duri e altre con tegumenti più deboli e permeabili.
      In ogni modo mettere i semi in un frullatore mi parrebbe rischioso per i semi, risultato del lavoro dell'ibridatore, se avessi ottenuto dei semi con ibridazioni controllate non lo farei mai :-) ehehe ...magari qualche acido che intacchi leggermente il tegumento, oppure non mi pare male l'idea del strofinare i semi per un pò tra due fogli di carta vetrata, secondo me potrebbe essere un buon compromesso tra preservare vitalità del seme e indebolire durezza del tegumento.

      Riguardo gibberellina o cochicina(che, se non sbaglio, più che indurre la germinazione penso induca delle modificazioni a livello di divisione del patimonio cromosomico nella mitosi cellulare)... direi che sono pratiche che forse è meglio lasciare a persone esperte e a ibridatori professionali che fanno parte del loro lavoro in laboratorio.
      O ritenete siano tecniche utilizzabili da tutti??

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    2. Primaditutto bisognerebbe constatare se si riesce a fare una scarificazione meccanica in modo appropriato sui semi di rosa ,che essendo piccoli ,credo sia alquanto difficoltoso praticare un abrasione come si fa normalmente con semi piu' grossi..Con semi piccoli la soluzione potrebbe essere quella di costruire un cilindro sufficientemente stretto dove applicare la carta vetrata allinterno in modo da usarlo per agitare i semi....Questo e' un metodo che molti applicano con vari semi con buoni risultati....comunque bisogna provare perche' i semi di rosa sono particolarmente duri e tenaci e non e' detto che si riesca ad avere un sufficiente intaccamento ..Questi sono tutti esperimenti che si possono fare e ce ne sono a bizzeffe sul web e con risultati piu' o meno validi ed in base alle proprie esperienze personali ognuno ha avuto risutati piu' o meno positivi con un metodo piuttosto che con un altro...
      Se hai abbastanza semi a disposizione io ti consiglio di provare con vari metodi
      magari una parte li metti a vernalizzare normalmente in frigo ,con gli altri provi con scarificazione meccanica e chimica o in concomitanza !
      Per quanto riguarda il trattamento con gibberelline se vuoi provare il metodo e' semplice: le dosi vanno da 100 ppm a 300 ppm per i semi in 400 ml d'acqua.,come prima cosa bisogna far sciogliere il (GA3) che essendo scarsamene idrosolubile si puo' disciogliere solo in soluzione alcolica....basta mettere solo alcune goccie d'alcohol isopropilico ( io ho usato quello denaturato ed ha funzionato lostesso) e poi successivamente aggiungere l'acqua. Ovviamente per evitare sprechi inutili puoi dimezzare le dosi anche perche' le gibberelline non si conservano per piu' di 2-3 settimane e sarebbe inutile prepararne una dose eccessiva..
      Poi si immergono i semi nella soluzione e si fanno restare per 48 ore, una volta trascorso questo tempo i semi sono gia' pronti per essere seminati direttamente a dimora, alcuni usano effettuare in seguito al trattamento con GA3 la vernalizzazione in sinergia per svegliare ulteriormente il seme dalla loro dormienza, ma credo non sia indispensabile....
      Comunque io ti scosiglierei di maneggiare tali sostanze "per ora"
      meglio usare i metodi tradizionali e piu' naturali.

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  23. La colchicina è un po' pericolosa, in quanto può produrre modificazioni del dna anche nell'uomo, se viene a cotatto con la pelle e comunque si,viene usata solamente per duplicare il numero cromosomico di piante diploidi ,per renderle più facilmente ibridabili con le varietà moderne (tetraploidi) Non serve per la germogliazione.
    Al primo tentativo io mi fermerei alla vernalizzazione semplice (tenere in ambiente umido, dentro a sacchetti di plastica, per circa 2 mesi,a 4 gradi di temperatura (in frigorifero,ma non nel freezer) dovrebbe essere già sufficiente a garantirti almeno un 20-30 % di germogliazione...raramente alcune varietà arrivano anche al 50% altre a volte,nascono pochissimo.
    Ma se vuoi divertirti in esperimenti hanno provato con effetti positivi...il succo di limone,il succo di pomodoro, l'acido solforico,gli enzimi che si usano per le fosse biologiche o per i compost...credo anche la saliva e la vernalizzazione in letame fresco.Io ho provato solo il succo di pomodoro,ma devo aver sbagliato qualcosa, perchè non è nato niente... io avevo letteralmente immerso alcuni semi nel succo di pomodoro leggermente diluito, e li ho lasciati lìper un mese...sopra si sono formate muffe e i semi sono diventati neri. Inizialmente invece mi pareva che avesse un effetto sbiancante. Se ci provi ti consiglio di immergerli nel succo solo per 2 giorni e poi di scolarli,fose sciacquarli nell'acqua e vernalizzarli normalmente.

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  24. ah dimenticavo...chi volesse usare l'acido solforico...deve entrare in contatto con i semi,solo per qualche secondo!

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  25. Ok, quindi consigli un blando acido per tempo limitato, senza spingersi nella chimica. Concordo.
    Ma vedo che non mi hai dato conferme su semplice scarificazione meccanica con carta vetrata... senza usare acidi.
    Mi vien da pensare che si potrebbe combinare scarificazione meccanica con carta vetrata(da dosare a buonsenso) con un acido blando, tipo succo di limone, per tempo limitato... non potrebbe essere una buona idea di sperimentazione?

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  26. si credo si possa provare,consiglio magari di fare prove su piccoli quantitativi di seme,mantenedo un campione di confronto trattato con la sola vernalizzazione,così vedi se ci sono effetti positivi (e naturalmente ci tieni informati)

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  27. certo farò così. sul fatto dei piccoli quantitativi... non c'è problema, tanto di piante di rosa ne ho tante e di cinorrodi ce ne sono. finchè non sono il frutto di pazienti ibridazioni non mi costa nulla fare prove :-) eheheh
    invece il seme frutto di ibridazioni... precisione e quasi un anno di attesa.. quelli si che sono semi preziosi :-)

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  28. hai delle foto( o sono presenti qui sul blog)delle vostre semine, germogli e fasi iniziali di nascita e crescita di piantine di rosa?

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  29. si certo,ce ne sono varie,già pubblicate nel blog ...tutti gli anni nel periodo di fine inverno ;-)

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    1. ehm a dire il vero, sto facendo fatica anch'io a trovarle...mi sa che sono sparite delle foto o dei post...tempo fa google ha avuto dei problemi e un po'di contenuti dei blog sono andati persi..comunque ne ho pubblicata una adesso nella pagina delle foto

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    2. viste...
      bellissime le giovani tenere pianticelle...

      ehehe :-) sai, non riesco a non pensare a quando erano così, piccole, fragili, giovanissimi semenzali alle prime foglioline, una qualunque affermata varietà poi diffusa in tutto il mondo in milioni di esemplari, tipo Madame A.Meilland, Iceberg, Queen Elizabeth... Per un attimo, un incidente di percorso poteva succedere che non avrebbero mai portato la loro bellezza nel mondo. Incredibile. Non diamo nulla per scontato.
      E d'altro canto chissà quanti semenzali che avrebbero potuto essere ammirati come esemplari non sono riusciti ad arrivare a manifestarsi per quel che potevano valere...
      Ha un certo fascino su di me tutto ciò.

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