Veramente notevole il lavoro che stai portando avanti! Un gran numero di vasetti con tutta la documentazione riguardante i singoli semi, un grande impegno che sicuramente aumenterà con la gestione delle future piantine. Anche io sono passato attraverso questa esperienza prima di decidere di concentrarmi su di un numero ridotto di rose. Detto questo, colgo l'occasione per parlare di un nemico della rosa in particolare. Non credo che tutti gli appassionati di questa pianta siano a conoscenza del fatto che si stà diffondendo un ulteriore minaccia per le nostre amate rose.
Nel mio giardino questo parassita è comparso una decina di anni fa. Il suo attacco si manifesta con ingrossamenti anomali degli steli dei rosai. Le rugose e le pimpinellifolia sono le più colpite. Nella foto si può notare l'ingrossamento su di un rametto di Single Cherry, dovuto all'attività trofica della larva dell'insetto, un coleottero buprestide. Le rose colpite da questo parassita presentano caratteristici ingrossamenti a forma di botticella che è la reazione della pianta ai danni causati dall'insetto.
Con il tempo i rami seccano la parte superiore al punto colpito, spesso si rompono. Oltre che sulle rose già menzionate, sempre più spesso compare anche su altre specie. Il problema può diventare molto grave per le rose innestate e per quelle non pollonanti. Un motivo in più per dare più spazio alle rose "naturali". Tempo fa ho ricevuto una pianta di rose da un noto vivaio e su uno dei rami si notava chiaramente il guaio dovuto al parassita. Per questo motivo, invito i lettori del blog a controllare i rosai del proprio giardino e ad osservare bene quelli che si acquistano prima di piantarli. Non è facile trovare dei libri che parlino in modo tecnico ed approfondito degli insetti nemici della rosa eppure già nel 1982, nel testo "La Rosa- tecniche di produzione del fiore reciso" della Edagricole, si riporta, a proposito di Coroebus rubi, che in zone della riviera ligure e francese era giunto a coinvolgere sino all' 80 % della produzione del reciso! Nella recentissima pubblicazione "99 anni di rose" di W. Branchi si fa riferimento ai danni ad opera di specie di Agrilus, sempre appartenente ai buprestidi. Per altri particolari invito a leggere un mio articolo sul sito: www.amicingiardino.it i buprestidi
un luogo per confrontare le esperienze sull'ibridazione delle Rose ed altre piante
lunedì 17 novembre 2014
martedì 4 novembre 2014
Quest'anno ho deciso di cambiare metodo di semina
Novembre 2014
Quest’anno ho deciso di cambiare metodo di semina.
L’anno scorso avevo fatto una piccola prova, con esito
soddisfacente, così ora ho seminato tutti i semi, appena raccolti, in vasetti
all'aperto… spero di non pentirmene ;-)
Niente vernalizzazione in frigo per 2-3 mesi, nessuna cassetta di semina collettiva, niente germogliazione in casa, nessun bisogno di luci artificiali.
Forse riparerò i vasetti sotto un telo di tessuto-non tessuto, o una serra fredda, se verrà molto freddo, a gennaio, ma non credo ce ne sarà bisogno.
Niente vernalizzazione in frigo per 2-3 mesi, nessuna cassetta di semina collettiva, niente germogliazione in casa, nessun bisogno di luci artificiali.
Forse riparerò i vasetti sotto un telo di tessuto-non tessuto, o una serra fredda, se verrà molto freddo, a gennaio, ma non credo ce ne sarà bisogno.
Ho seminato ogni incrocio in un vasetto differente, con una etichetta che lo
identifica. In questo modo non ho corso il rischio di seminare per sbaglio semi
caduti inavvertitamente su una fila adiacente, di un altro tipo. Sarà anche più
semplice il trapianto delle giovani piantine, senza disturbare quelle degli
altri incroci.
In passato ho seminato prevalentemente cinorrodi a
fecondazione libera (OP) e tenevo segnato, sull’etichetta, il numero della
semina e non quello dell’ibridazione… poi seminavo all’inizio dell’anno e non a
novembre, come oggi, quindi quest’anno ho seminato due volte e questo rischiava
di creare confusione nelle etichette.
Ho così deciso di iniziare, da
quest’anno, a mettere sulle piantine il numero di codice della ibridazione e
per gli OP farò precedere al numero la lettera S per indicare che si tratta del
numero di semina.
Cioè, normalmente il codice sarà composto dai due numeri dell’anno di ibridazione, dal numero progressivo di ibridazione a cui si aggiungerà il numero identificativo del singolo semenzale, al momento della prima selezione, dopo la fioritura.
Cioè, normalmente il codice sarà composto dai due numeri dell’anno di ibridazione, dal numero progressivo di ibridazione a cui si aggiungerà il numero identificativo del singolo semenzale, al momento della prima selezione, dopo la fioritura.
Quindi l’incrocio Big Purple X Blue Moon che ho fatto quest’anno, avrà il numero di codice, sull’etichetta,
14-64- a cui si aggiungerà 1,2,3,4 … per ogni semenzale di quell’incrocio che supererà la selezione.
Il numero 1 sarà assegnato al primo che fiorisce, il 2 al
secondo.
Nel caso delle piantine di Big Purple OP il numero sarà S14B-40- 1,2,3… S indica che devo guardare l’elenco della semina, B indica (BIS) che si riferisce al secondo elenco di semina di quest’anno e non quindi alla semina fatta a febbraio.
Nella foto potete vedere il quaderno dove segno i numeri
della semina (e tra parentesi il numero dell’ibridazione) alla fine di ogni
riga segno anche il numero di semi seminati, per poter valutare meglio la
fertilità e germinabilità dei semi.
Al momento Big Purple è la mia rosa madre preferita, è molto fertile, produce in media 30 semi per cinorrodo, è sana, profumata, rifiorente e bellissima. Spero faccia anche bei semenzali. Sembra abbia la caratteristica di aumentare molto il numero dei petali nei suoi semenzali, ed è quindi molto consigliato anche per fare incroci con rose a fiore semplice o semidoppio, come molte botaniche.
Inoltre, è una di quelle rose molto facili da fecondare con qualsiasi tipo di polline, come anche Cardinal Hume e Louise Odier.
Sono piante che spesso riescono a diventare ponti tra tipi
di rose molto diversi, aggirando le barriere di incompatibilità genetica. Se ad
esempio tra la rosa A e la rosa B si riscontra incompatibilità e impossibilità
di produrre semi, è possibile che una rosa molto fertile C compatibile con
entrambe, riesca a fare da ponte…quindi avremo A x C la cui progenie sarà
ibridabile con B
Gertrude Jekill invece mi sembra funzioni meglio come
impollinatore, visto che ne produce molto , mentre è un po’ schizzinosa
nell'accettare il polline di altre rose.
Ho seminato circa 1300 semi raccolti per metà da cinorrodi
OP di rose botaniche, o di rose che non avevo mai usato prima e gli altri
provengono da una ventina di ibridazioni differenti.
Ecco un elenco delle ibridazioni che più mi sono sembrate interessanti:
Ecco un elenco delle ibridazioni che più mi sono sembrate interessanti:
(Pierre de Ronsard X Big Purple) con la speranza di ottenere
colori nuovi
(Magia Nera X Single Cherry) ottenere una spinosissima
semidoppia e rifiorente, rosso scura con retro dei petali chiaro
(L.D.Braithwait X Gertrude J.) cercando una rosa inglese
profumata rosa intenso con una bella forma
(Gallica Pumila X Pendulina) il mio primo incrocio tra
botaniche, per riunire 2 diversi fattori di resistenza alle malattie. Mi
piacerebbe anche ottenere piantine di taglia intermedia tra le due.
(Louise Odier X Falstaff) (Louise Odier X Magia Nera) colore
e profumo e forma del fiore
(Louise Odier X Pendulina) miglioramento resistenza malattie
(Rugosa X Gertrude J.) profumo
(Big Purple X Gertrude J.) Profumo e colore e resistenza
malattie
(Big Purple X Blue Moon) nuove colorazioni
lilla-viola-malva-porpora e profumo
(Big Purple X Falstaff) profumo e colore
(Big Purple X L.D.Braithwait)
Molte ibridazioni sono state solo degli assaggi che hanno
prodotto un cinorrodo e pochi semi, per provare la fattibilità e vedere cosa si
può ottenere. Il prossimo anno ne farò molti di più e userò anche le nuove piante
comprate e alcuni miei semenzali… l’avventura vera inizia adesso! In futuro
farò molta più attenzione anche all’uso di ibridazioni per ottenere maggiore
resistenza alle malattie, perché ho visto quest’anno, che con il clima piovoso,
molti miei semenzali si sono defogliati un po’ troppo.
Ora ho a disposizione, nella mia collezione, piante madri molto resistenti come:
Ora ho a disposizione, nella mia collezione, piante madri molto resistenti come:
Home Run;
Double Knock-out
Hot Chocolate
e altre, più varie botaniche interessanti e loro ibridi.
A proposito… sto facendo scambi con alcuni di voi e ho
ricevuto molti semi di rose botaniche (troppi per me) a qualcuno interessano?
Anche in regalo. Vi ricordo anche le piantine di Rugosa (ibride) e di Multiflora Nana (rifiorente) che darò a chi
me le chiederà.
Anche scambi di rametti di rose (talee) da far radicare sono
possibili …cercate l’elenco delle mie rose disponibili nella pagina”
Collezioni” del blog.
Avete rametti o semi di queste rose? (Fragrant Cloud; Ville
de Bruxelles; Chapeau de Napoleon; Roxburghii plena; Glauca) ed altre? Contattatemi
via e-mail qui a.falconelvento@gmail.com grazie.
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