venerdì 19 luglio 2013

Tecnica dell'ibridazione per la Rosa












8 commenti:

  1. Come prima cosa bisogna individuare un fiore che abbia il giusto grado di sviluppo...nella prima foto si vede il test di schiacciamento..se il bocciolo risulta duro, non è ancora pronto per l'ibridazione.
    Quindi si tolgono tutti i petali,iniziando da quelli più esterni.
    Si raccolgono gli stami che ancora non hanno rilasciato il polline (io uso piccoli barattoli di plastica, su cui scrivo il nome della varietà. Il giorno dopo il polline sarà pronto per essere usato in altri incroci
    Infine prendo il polline della varietà che voglio usare e lo depongo con il dito indice sul fiore appena preparato, senza bisogno di aspettare e mettere sacchetti di carta o altro.
    Ultima cosa aggiungo l'etichetta col nome della varietà che ha fornito il polline. (io ho riciclato una vaschetta di polistirolo di quelle usate nei supermercati per gli alimenti...leggere resistenti, facili da forare e ci si scrive bene con un pennarello indelebile

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  2. Se avete voglia di sperimentare l'ibridazione e creare una rosa tutta vostra..ricordatevi che ci vogliono circa 3 mesi dal momento della ibridazione a quello della raccolta dei cinorrodi (le bacche della rosa)e di solito vengono raccolte prima delle gelate...non perdete questi ultimi giorni a disposizione!

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  3. Salve, vorrei farvi una domanda:
    mi è capitato che, dopo aver effettuato l'impollinazione, si siano formati i cinorrodi, e siano caduti dopo circa 2 mesi (ibridazione effettuata a maggio, cinorrodi caduti a luglio). E' normale? E' successo altre volte che il fiore cadesse, ma dopo pochi giorni (probabilmente per incompatibilità), mentre in questo caso l'impollinazione è riuscita, ma il cinorrodo è caduto dopo molto tempo (all'interno si presenta privo di semi). Si tratta di incompatibilità anche in questo caso? E se si, come mai la caduta avviene con questo ritardo?
    Grazie.

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  4. Per curiosità che incrocio era? comunque si... capita che alcuni cinorrodi abortiscano anche dopo un paio di mesi. A volte dentro ci sono piccoli semi che potrebbero anche essere capaci di germogliare, altre volte non c'è niente.

    Per me il motivo principale è la incompatibilità dovuta forse al numero cromosomico o alla troppa differenza nei caratteri delle piante..ma potrebbe succedere anche con piante deboli o troppo giovani, o con stress idrici o concimazioni eccessive

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  5. Era un incrocio fra una rosa floribunda (ero riuscito ad identificarla ma non ricordo più il nome) x R. sempervirens.
    Su Davesgarden (sempre che la cultivar sia quella) era data come diploide, come la sempervirens.
    Grazie!

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  6. La tecnica che ho descritto in questo post è usata da molti ibridatori nel mondo, è una tecnica semplificata che permette un lavoro più veloce.
    Io per la verità è il primo anno che la sperimento e purtroppo per me non ha funzionato molto bene..pochissimi incroci hanno formato i cinorrodi.
    Ora non sono sicuro quale sia la causa, se ho interpretato male io la tecnica, in particolare il test di schiacciamento, o se dipenda invece dal clima, dalla stagione avanzata, dal fatto che sulle piante erano già presenti molti cinorrodi per impollinazione libera (alcuni dei quali hanno abortito)...Comunque mi piacerebbe sapere se qualcuno ha seguito la tecnica qui illustrata con successo. Nel frattempo consiglio ai neofiti di usare la tecnica classica,cioè quella che prevede la copertura del fiore, dopo aver tolto gli stami col polline e aspettare il giorno dopo per impollinarlo, quando il fiore è visibilmente ricettivo

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    1. Certamente il clima può influire negativamente sul risultato dell'impollinazione all'aperto ma sicuramente incide la poliploidia di molte rose. Una rosa triploide risulta sterile anche nel polline e si può perdere tempo in tentativi inutili. Bisognerebbe puntare di più su rose che hanno dimostrato di essere fertili, dopo aver fatto germogliare dei semi prodotti spontaneamente, ovviamente non conoscendone il valore cromosomico. Per quel che riguarda il metodo di impollinazione preferisco coprire con una veletta, dopo l'applicazione del polline con un pennellino o, direttamente strofinando gli stami, con l'aiuto di una pinzetta, dell'altra rosa che ci serve per l'incrocio. Il momento dell'impollinazione è importante, gli stili devono essere ricettivi cioè brillanti e viscosi, nel messaggio non si fa riferimento a questo particolare non trascurabile.

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  7. Normalmente facevo così anch'io,ma la tecnica che avevo trovato in rete,praticata da molti famosi ibridatori,mi sembrava interessante...proprio perchè non richiedeva di coprire il fiore dopo avere tolto gli stami,e quindi fare l'impollinazione il giorno dopo, controllando che il fiore sia ricettivo...ma sembrava che con lo squeezing test (il test di schiacciamento) il fiore fosse già ad un giusto stadio di sviluppo, per cui applicando subito il polline, questo sarebbe riuscito a fecondarlo (ed in effetti alcuni si sono fecondati, anche se, quasi sempre avevo l'impressione che il fiore non fosse ancora ricettivo...il polline non sempre aderiva subito ...credo comunque che il clima abbia influito sulla vitalità del polline, facendolo morire prima che il fiore fosse veramente ricettivo....forse il test di schiacciamento non è abbastanza preciso o io non lo so fare bene

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