mercoledì 4 dicembre 2013

Pianticella di Blue Moon


La Blue Moon è stata l'unica rosa che ho deciso di eliminare dal mio giardino, troppo sensibile alle malattie per i miei gusti, in contemporanea sulle sue foglie si potevano trovare l'oidio, la ticchiolatura e la ruggine. Certamente avrei potuto proteggerla con vari trattamenti ma io cerco piante resistenti e rustiche anche perchè sono orientato verso il giardino il più possibile naturale. Alcuni anni fa, quando cominciai a fare le prime semine di rose al momento dell'espianto della Blue Moon decisi di provare a seminare alcuni dei suoi acheni.


Di quattro pianticelle ne sopravvisse una sola e le immagini si riferiscono ad uno dei suoi fiori in una sequenza cronologica. E' molto interessante il colore che sfuma verso il grigio argento ma ancor di più il caratteristico modo di ripiegarsi dei suoi petali che non avevo mai visto sulla pianta madre. Notevoli sono anche gli stili rossi visibili quando il fiore è completamente aperto. Posso dire che questa rosa è molto più resistente alle malattie della Blue Moon stessa, tanto che l'ho già riprodotta in tre esemplari diversi.


Queste sono foto che ho fatto lo scorso mese di ottobre e il fiore non è certo uno dei migliori ma comunque  molto interessante. Molto spesso si ottengono buoni risultati anche con una semina semplice e naturale. E' un suggerimento che mi sento di dare a chi vuole intraprendere l'esperienza della semina delle rose.

13 commenti:

  1. bella la tua rosa..mi piace molto la colorazione sfumata ed il retro dei petali contrastanti..che probabilmente è una eredità di Peace, uno dei 3 antenati conosciuti di blue moon..se l'avessi io mi piacerebbe provare ad ibridarla con abraham darby o pat austin o big purple o blue rapsodhy... profuma?

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  2. Caro Signore Delle Rose, sono un assoluto principiante e ho dalla mia solo la passione ma ciò che scrivi non fà che confermare ciò che già da tempo penso. E cioè che le leggi della genetica riservano molte sorprese, non dico che siano totalmente imprevedibili ma in parte sì. Tanto che in effetti seminare semplicemente semi da autoimpollinazione o con impollinazione guidata dall'uomo può portare molto probabilmente ad un egual numero di buoni e ottimi risultati. Certo in un caso si ottiene ciò che viene(per quanto ottimo sia) in caso di ibridazione controllata si prova a dare una direzione ai risultati(pur restando grandissima imprevedibilità e un numero non necessariamente superiore di ottimi risultati). Sbaglio?
    Comunque quello che hai scritto mi dà conferma che faccio bene intanto a fare quello che sto facendo: ho raccolto tra le mie piante preferite dei cinorrodi e sto ricavandone dei semi per vernalizzarli in frigorifero, saranno le mie prime seminte del 2014 :-) curioso ed ottimista che almeno una pianta interessante ci sarà... e poi come si dice..."ogni scarrafone e' bello a mamma sua" perciò sono sicuro che mi affenzionerò almeno a una pianta della mia futura prima semina(forse pecco di presunzione nel pensare che comunque una ce ne sarà? :-) ehehe), soprattutto agli inizi penso che la razionalità faccia posto ad altre componenti. Ovvio che il professionista deve essere impietoso, infatti ho letto di ibridatori che hanno bruciato piante che facevano fiori bellissimi o avevano altre pregevolissime caratteristiche ma associate anche evidenti difetti e perciò... raus!

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  3. Si se coltivi migliaia di piantine ogni anno e hai ambizione di creare qualcosa di valido devi necessariamente selezionare molto...penso che gli ibridatori professionali siano intorno al tenere una pianta ogni mille o anche meno. Per un dilettante che vuole fare esperienza, divertirsi e accontentarsi di qualche rosa originale...sicuramente potrà trovare una rosa giusta per il suo giardino. Per iniziare, seminare semi da fecondazione libera è la cosa più giusta da fare...e spesso si possono ottenere buonissime rose in questo modo, specialmente se si parte da buone rose madri. Però bisogna ricordare che i semi open pollinated (OP) sono spesso autofecondati e quindi generalmente presentano più caratteri recessivi, a volte sgraditi.
    Gli ibridatori professionali raramente usano l'autofecondazione,anche per ridurre il tasso di consanguineità e perchè è evidente che una buona ibridazione produce fiori più belli e più in linea con quello che si desidera. E spesso anche piante più sane e vigorose.

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  4. Credo che per cominciare sia molto importante imparare a far "nascere" qualche cosa dai semi che raccogliamo. In merito alla vernalizzazione deve essere ben conosciuta perchè rose diverse avrebbero bisogno di tempi diversi. Se anni fa mi intestardivo e mi complicavo la vita con tutte queste pratiche ora ho deciso di lasciar fare alla natura. Metto i semi in un vassoio con terriccio li ricopro con 1 cm di sabbia di mare pulita e espongo il tutto al freddo dell'inverno. E' importante non lasciare asciugare troppo il terriccio, se non piove bisogna inumidire. I semi delle rose spesso vanno persi perchè lasciati essicare. Attualmente le rose moderne sono arrivate a un livello tale che è quasi impossibile ottenere qualche cosa che non sia già esistente, tanto vale puntare su rose che non semina nessuno e pochi le ibridano. Per questo motivo preferisco dedicarmi alle antiche e a quelle più rare possibile come la rosa roxbourghii, r. bracteata ecc. Sicuramente nasceranno parecchie piantine e alla fine, sia che si tratti di una semina lasciata al caso, sia che sia stata voluta e curata nei minimi particolari, ci dovrà sempre essere una selezione per forza severa. Per me le migliori rose ottenute sono quelle che hanno recuperato la possibilità di pollonare, un carattere che è andato perso nella selezione delle rose moderne, prima questo, poi cercherò anche il fiore bello. Qualche risultato lo sto già vedendo.

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  5. Ciao Signore delle rose, sono assolutamente d'accordo e anche io infatti mi propongo e in parte ho già iniziato, ad interessarmi ad incroci particolari, che i professionisti a volte non fanno perchè richiedono più tempo e lavoro o forniscono un risultato che al momento non sembra interessare il pubblico, non rientra negli standard estetici a cui siamo abituati.
    E anche per me la capacità di pollonare e la resistenza a caldo, freddo, siccità, malattie sono aspetti importanti e prioritari.
    Non ricordo se fosse Paul Barden o il suo maestro Moore a dire più omeno quello che hai detto tu, cioè...prima costruisci la pianta...una bella pianta con buon portamento e fogliame sano, attraente e adatto al tuo ambiente, poi quando l'avrai ottenuta sarà relativamente facile aggiungere anche un bel fiore, mentre concentrarsi selezionando prima l'estetica del fiore,rende tutto più difficile. Ne approfitto per proporre anche a te qualche scambio di talee o semi e se per caso ti avanzano dei semi di botaniche e loro ibridi, sarei molto interessato....io purtroppo al momento non ho molte botaniche, qualche gallica, tra cui una selvatica, una rosa complicata(ibrido gallica canina) alcune rugose da seme, un ibrido rugosa gallica,una pianta di multiflora da seme due di wichurana, sempre da seme, una banksia normalis ed una piantina da seme...forse ibrida canina.. Ho una sola piantina di ibrido spinosissima nata da single cherry...e poco altro...quindi non ho molto da offrire quest'anno, qualche antica e alba, ma immagino le avrai già. e rose inglesi.,,ma se mi mandi qualche talea o cinorrodi di eglanteria o spinosissima o virginiana o rosa primula o quello che vuoi, mi farà molto piacere e sarò felice di ricambiare con quello che ti interesserà anche in futuro, delle mie piante e semenzali. Penso potrebbe nascere un lavoro collaborativo e di squadra con soddisfazioni e vantaggi per tutti, che ne pensi? a dimenticavo la centifolia, se vuoi talee ne ho, magari contengono qualche gene mutato che le permette di fare cinorrodi anche da te.

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  6. Potrei farti un pacchetto "natalizio" con semi e qualche talea o magari polloni con radici tanto per provare un pò una forma di collaborazione che potrebbe essere molto utile. Ovviamente ho bisogno di indirizzo e magari n. di telefono, la mia e-mail è rosamundi@libero.it che era stata già pubblicata dalla rivista Gardenia del mese di ottobre, all'interno dell'articolo riguardante il mio giardino nel supplemento dedicato alle rose.
    In questi giorni la temperatura da queste parti si è abbassata sotto lo zero e penso che non sia proprio il momento migliore per fare talee, se non al coperto.

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  7. ti ho risposto via mail, grazie. Si io ho la possibilità di proteggere le talee dal gelo puoi mandarmele non dovrebbero esserci problemi...

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  8. Caro Signore delle rose, il tuo pacco è arrivato il giorno dopo la tua telefonata e sono davvero entusiasta delle cose che mi hai mandato, non vedo l'ora di seminare e vedere cosa salta fuori. Scarlet fire mi sembra bellissima, immagino tu l'abbia già seminata altre volte...hai avuto buoni risultati? Ti ringrazio ancora, davvero mi hai fatto felice,e fammi sapere quando preferisci che ti mandi un pacchetto anch'io con qualche talea o rametti da innestare, magari in primavera...tra poco scriverò la lista completa delle rose che coltivo, così potrai scegliere meglio. E sto pensando anche di proporre una nuova iniziativa, visto che lo scambio di talee non sembra interessare a molti...ma di questo scriverò tra un po'.

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  9. Sembrerà strano ma di tutto quello che ti ho mandato non ho ancora provato ne a riprodurre per talea ne a seminare. Probabilmente sono stato attirato da altre rose che mi son sembrate più interessanti. Spero che tu riesca ad ottenere qualche cosa magari per fare dei confronti sui modi di procedere, per esempio l'uso della bottiglia di plastica come si può vedere nel sito di Amici in Giardino, gruppo di cui faccio parte.
    http://www.amicingiardino.it/talee-in-bottiglia.html
    Resto in attesa di vedere la tua lista di rose, in questo momento sono molto interessato a trovare talee di "Single Cherry" e "Arciduch Joseph" che sono state distrutte dall' Armilariella mellea (chiodino).

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  10. si il metodo della bottiglia è interessante...io avevo provato qualcosa di simile, ma il tuo metodo è migliore, credo. Vedo che lo usi in particolare con talee di legno tenero, in primavera, mi sembra...nella tua telefonata mi dicevi che le tenevi in un cassone di cemento, che aveva anche una funzione riscaldante...ma è un cassone vetrato con telo ombreggiante?
    Immagino le terrai all'ombra almeno nelle ore centrali, giusto? sarei tentato di provare a costruirmi un cassone aperto, con impianto automatico di irrigazione...sai con piccole vaporizzazioni periodiche di qualche secondo e piena esposizione al sole...pare che garantisca ottime percentuali di attechimento .
    Poi volevo chiederti due cose...che rosa è quella che mi hai mandato con quei mazzetti piccolissimi di cinorrodi tondi e piccoli ? non sono riuscito a capire...mi pare ci fosse scritto italiana nana...ma il nome botanico?
    E la belamcanda come la devo seminare? devo vernalizzarla? semino subito e metto fuori o semino in primavera?

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  11. anche questo mi era sembrato abbastanza interessante e sul sito c'è anche una guida per la riproduzione delle rose e vari filmati che si possono scaricare
    http://roseexchange.biz/roseexchange/discus/messages/2/13028.html?1379896847

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  12. ho messo l'elenco delle mie rose nella pagina COLLEZIONI (naturalmente, se vuoi lo puoi fare anche tu,Signore delle rose)

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  13. Non si tratta di un cassone di cemento ma semplicemente di una base in cemento che durante la bella stagione, comunque quando c'è il sole, accumula calore e lo cede alla base dei contenitori delle talee per favorire lo sviluppo delle radici. La forza del sole pomeridiano viene mitigata dall'ombra di un grande albero. L'idea di un cassone di propagazione è valida, in esso si possono controllare la temperatura di base tramite resistenze, la temperatura esterna tramite nebulizzatori e ovviamente anche l'umidità. La rosa con i grappoli di bacche piccole è la "multiflora nana" da cui derivano le Polyantha prima e le floribunda poi, è una rosa botanica dotata di buona rifiorenza, molto bella e resistente alle malattie.
    La Belamcanda non è altro che l'iris domestica con fiore punteggiato. Conviene seminarla adesso coprendo i semi con un cm di sabbia, oltre al terriccio, in un vassoietto. Può essere esposto anche all'esterno tanto le piantine si mostreranno all'inizio della primavera. Per l'elenco delle rose è un lavoro lungo e noioso, vedremo in seguito. Sicuramente avrai capito che le talee che ti ho mandato sono in verità dei polloni con un pezzo di radice e quindi puoi trattarli come se fossero delle piantine. Buon lavoro.

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