venerdì 20 giugno 2014

semenzali ottenuti da impollinazione libera

L'impollinazione libera (Open Pollinated come dicono gli anglofoni) molto spesso è in realtà una autofecondazione (per le rose doppie) e può essere un buon sistema per conoscere le potenzialità di una rosa, prima di usarla in ibridazione. I cinorrodi che si formano senza nessun lavoro da parte nostra,prima di tutto ci mostrano se la pianta è fertile e poi spesso mettono in evidenza i caratteri recessivi, nascosti, di una pianta e la tendenza a trasmettere caratteri che possono essere utili o meno. Così poi si sa meglio con chi ibridarla successivamente.

Ecco alcuni dei seedlings OP che ho ottenuto:

Da Jude the Obscure




 Non molto propensa a germogliare subito...mi è nata una sola pianta,ma mi sembra interessante.

Da Claire Austin:
 l'anno scorso avevo ottenuto alcume rose che mi erano piaciute molto...quest'anno ne ho seminate di più, ma non ho ottenuto grosse sorprese, anzi, comunque è veloce a germogliare e molto fertile come pianta,ma i semenzali non mi sembrano al momento resistenti alle malattie come la madre







Da Niso Fumagalli:











Da Louise Odier:




Niso Fumagalli produce alcune buone piante vigorose e ben ramificate
Altri seedling devono ancora fiorire...

3 commenti:

  1. Infatti, e' proprio quello che penso anch'io, e' molto utile seminare semi OP provenienti dalle piante usate per gli incroci, ci si rende conto molto meglio delle potenzialita' e di quali sono i caratteri negativi che puo' trasmettere una pianta.In particolare quest'anno sono contento di aver seminato semi della pianta che uso normalmente ogni anno come madre,in questo modo ho potuto anche fare incroci cn una maggiore consapevolezza.Comunque le tue piantine da semi OP sono tutte interessanti, poi e' ovvio bisogna valutare nel complesso, in particolare mi piacciono di Claire Austin quella giallina cn occhio verde,ma anche la quinta quella cn i petali piu' larghi cn il centro giallo, poi di Niso fumagalli la seconda quella con molti petali,ma quella che preferisco di piu' in assoluto e' 'ultima di Louise Odier molto bella sia la forma che il colore con sfumature rosa!

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  2. Ciao Calogero,no l'ibridazione non è difficile, anche se la rosa richiede alcune attenzioni particolari, (il polline va raccolto quando ancora gli stami non lo hanno liberato, il fiore non si è ancora aperto completamente, e quindi è necessario togliere tutti i petali. Poi gli stami una volta raccolti vanno messi in un barattolino di plastica o vetro in modo che si asciughino...in questo modo il polline si libera...io in pratica raccolgo gli stami nel pomeriggio poi la mattina successiva scuoto il barattolo ed il polline si raccoglie sul fondo e sulle pareti del barattolo...basta un dito per trasferirlo sul fiore da fecondare.) . L'anno scorso ho sperimentato una tecnica nuova cioè ho fecondato i fiori appena preparati ,mentre la tecnica tradizionale prevede la preparazione (togliere tutti i petali,togliere il polline,ed insacchettare,coprire il fiore ed aspettare il giorno dopo per la fecondazione). L'anno scorso però ho interpretato male questa nuova tecnica...in pratica ho usato fiori che non erano ancora pronti,erano troppo chiusi, e su 50 ibidazioni solo 3 sono riuscite...quest'anno invece le cose sono andate molto meglio... stessa tecnica,ma con fiori più aperti, con la lente d'ingrandimento ho sempre controllato che il fiore fosse ricettivo ed il polline ancora chiuso...poi ho coperto il fiore dopo l'impollinazione con un cappuccio di carta,come protezione da insetti e per dare più tempo al polline per la fecondazione, riparandolo dal troppo sole e dalla umidità della notte...il risultato è stato buono 60 ibridazioni effettuate 40 riuscite

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